
La montagna con il buco
ESCURSIONE A TORGHATTEN, ISOLA DI TORGET
ARCIPELAGHI | NORDLAND | BRØNNØYSUND
Nella Norvegia degli arcipelaghi c’è una montagna bucata.
Che sia ciò che resta del pietrificato cappello del re troll Sømna, dopo che questi lo lanciò per fermare la freccia scagliata dal troll Hestmannen verso la sua desiderata ma fuggente Lekamøya (tata delle Sette sorelle) o che sia il risultato di naturali eventi geologici erosivi durante l’era glaciale, poco importa: quel buco con la montagna attorno vale una visita.
Però bisogna proprio volerci andare. Si trova all’estremo Sud dell’isola di Torget ed è raggiungibile da Nord grazie a una bella strada panoramica e salterina che spicca il primo balzo da Brønnøysund e si appoggia a Biskopsholmen, Hestøya e Klubbøya prima di atterrare a Torget.
Ma è raggiungere Brønnøysund che richiede il suo impegno.
In compenso l’escursione al “foro” è breve e semplice e volendo si può anche salire sulla cima o prendersi un po’ di tempo e fare un bel giro attorno al monte lungo la costa.
Nei paraggi c’è anche una buona sistemazione per la notte.
Come arrivare a Torghatten, Brønnøysund
Se da Brønnøysund a Torget c’è un’unica (piacevole) stradina, per raggiungere Brønnøysund le opzioni sono numerose, sia che si arrivi da Nord, lungo la Fv17 (che è Strada turistica Helgelanskysten), sia che si viaggi nell’interno sulla E6.
1 – Da Est
La via più diretta e terrestre è quella da Est. Percorrendo la E6, indifferentemente se da Nord o da Sud, nei pressi di Strendene si può imboccare la Rv76 e seguirla fino al suo immettersi nella Fv17, alle porte di Brønnøysund.
2 – Da Sud
Se si sta viaggiando sulla E6 provenendo da Sud si può decidere di imboccare subito la Fv17 all’altezza di Asp, subito dopo Steinkjer, e seguirla fedelmente fino a Holm. Nelle ultime curve la strada viene promossa a Strada turistica (è l’inizio della Helgelandskysten) ma a Holm è necessario prendere un traghetto per proseguire. Si sbarca così a Vennesund dove riparte la Helgelandskysten che porta a Brønnøysund.
Un’alternativa è quella di seguire la Fv17 solo fino a Spillum e, invece di proseguire diritto, imboccare la Fv769. Giunti a Lund bisogna prendere il traghetto per Hofles e poi proseguire sulla Fv530, la Fv770 e la Fv771 prima di riprendere la Fv17 che porta a Holm. Si tratta di un itinerario vario e panoramico, di poco più breve del precedente ma, considerando i due traghetti, decisamente più impegnativo come durata.
Infine una terza opzione, sempre venendo da Sud, è quella di seguire la E6 fino a Gartland dove si prende la Fv775 che a Høylandet incontra la Fv17. A questo punto si prosegue fino a Holm dove ci si imbarca, come negli altri casi, per Vennesund.
Delle tre opzioni quest’ultima è la più rapida e considerato che, come alle altre, non mancano bei tratti panoramici, forse è la preferibile.
3 – Da Nord
Se si viene da Nord il percorso è ancora più “traghettoso” dal momento che ne richiede comunque due. Il punto di imbarco è sempre Tjøtta ma si hanno due opzioni: andare a Vega e da qui a Horn, oppure andare a Forvik, percorrere l’ulteriore pezzetto di Helgelandskysten fino a Andalsvågen (17 chilometri) e da qui imbarcarsi per Horn.
La prima opzione diventa naturalmente una ghiotta occasione per visitare Vega, la suggestiva isola che, insieme all’omonimo arcipelago di 6.500 isole è sito Unesco.
Riguardo a queste ultime opzioni, va ricordato che raggiungere Tjøtta richiede a sua volta un tragitto consistente per chi viaggia sulla E6, oppure almeno un ulteriore traghetto (Nesna-Levang) per chi sta già scendendo da Nord lungo la Helgelandskysten.
Insomma, da qualunque parte la si prenda, per raggiungere la bella punta di Torget, di strada da fare non manca.
In compenso una volta giunti sul posto l’escursione è breve.
Escursioni
Un paio di centinaio di metri prima della fine della strada (Fv54) c’è un parcheggio gratuito. Proprio da lì parte il sentiero, segnalato anche da un paio di chiari cartelli informativi, che porta al “foro Nord” di Torghatten .
Il foro nella montagna
La salita è breve (800 metri) e impegna un po’ solo in qualche punto, essendo anche facilitata da tratti con gradini in pietra. Una volta giunti al tunnel naturale che trapassa la montagna, una scala in legno aiuta l’attraversamento o meglio la discesa, visto che il foro, diciamo così, d’entrata è vistosamente più in alto di quello “di uscita”. Evidentemente la freccia scagliata da Hestmannen era già in parabola discendente, quando ha colpito il cappello di Sømna.
L’ingresso è più grande e ha una forma decisamente irregolare, con quella sua spaccatura che da uno spigolo sale verso l’alto. Il foro di uscita invece ha una sagoma più regolare: una specie di finestrone leggermente trapezoidale con la base maggiore in alto. Sono entrambi notevoli con una dimensione di circa 35 metri di altezza e 15-20 di larghezza.
Sulle pareti di questa bizzarra galleria naturale si possono rintracciare le firme dorate di tutti i Re norvegesi che si sono spinti fin qui: Harald, Olav e Oscar.
Subito dopo il foro di uscita si apre un ampio spiazzo che, come una sorta di terrazza, s’affaccia sul mare e il delizioso arcipelago di isolotti, poco più di sassi, che galleggia sulle acqua cristalline.
Una volta apprezzata la bella vista e scattate le foto d’ordinanza, si può tornare sui propri passi, risalendo i 160 metri di galleria per poi scendere lungo lo stesso percorso dell’andata.
Oppure si può seguire il sentiero che dal foro di uscita digrada, tra la vegetazione e il vento, fino ai bei prati e poi al mare e alla spiaggia. Il percorso è un po’ più lungo perché obbliga a girare intorno alle pendici del monte, ma è decisamente bello, soprattutto in una giornata di sole, con la luce che illumina il fondo chiaro delle insenature sabbiose.
Sopra il cappello
Lungo questa via, si incontra anche la partenza del sentiero che porta alla cima del Torghatten. È un’escursione più impegnativa (1,3 km e 1 ora partendo dal parcheggio) ma la vista che si guadagna è decisamente più aperta. A Nord Ovest, verso il mare aperto, si riconosce Vega con il suo arcipelago. A Nord si possono vedere le nuche delle Sette sorelle che vegliano su Sandnessjøen, lì dove si fermarono stanche di scappare, mentre a Sud si può scorgere la “vergine fuggitiva” Lekamøya che rifiutò l’ardore di Hestmannen e riparò nell’isola di Leka.
Il periplo
Se si ha più tempo si può anche decidere di fare il giro completo attorno al monte in un circuito di 6,4 km, a piedi o in bicicletta.
Kayak
L’Helgeland, la parte più a Sud della Contea di Nordland, si vanta, non a torto, d’essere il paradiso del kayak. Isole a perdita d’occhio in acque pacifiche e trasparenti, labirinti di scogliere, baie, fiordi stretti circondati da montagne: questo è il tipico paesaggio costiero che anche Torget non si sottrae dall’offrire a chi lo visita.
Peccato non approfittarne.
Pernottare
Il parcheggio ai piedi del sentiero di salita non è utilizzabile per la sosta notturna, almeno dando retta al cartello “No camping” che campeggia (lui può!) nel parcheggio stesso.
A meno di duecento metri c’è il Torget Camping, con la sua bella spiaggia riservata e le relative comodità.
Se si cerca però una sistemazione più libera per la notte in camper, si può sfruttare il parcheggio del Parco Valen, posto in fondo alla Blomstervikveien, a Brønnøysund. È un riparo “cittadino” ma, sebbene sia subito dopo una stazione di servizio, è fuori dal traffico principale e piuttosto defilato e si affaccia su una piccola baia-porticciolo dalla quale godersi le luci dell’abitato e delle isole di fronte.
Per approfondire...
Norvegia facile
Per la Leggenda delle Sette sorelle vedi Leggendario Helegeland
Per l’inquadramento dell’escursione in una cornice più ampia vedi Le mie 4 Norvegie in 444 suggerimenti
Visit Norway
Torghatten
Outtt
Escursione al foro di Torghatten
Escursione sulla cima di Torghatten
Gaia GPS
Mappa
Galleria
Dal foro di entrata a quello di uscita.
Vista dal “foro di uscita”.
Dalla cima del Torghatten

La tua Norvegia comoda a selvaggia vissuta con la libertà nomade di un taxi-camper.
Un’originale proposta di viaggio per una o due persone.